Lo European Parkinson Therapy Centre integra terapia, consulenza e sostegno coinvolgendo anche la famiglia.

Neo diagnosticati

Convivere con il Parkinson: difficile ma possibile. Il Parkinson influenza il modo di muoversi; è una sindrome che coinvolge alcuni neuroni cerebrali responsabili della produzione di Dopamina, un neurotrasmettitore che agisce in quella parte del cervello che consente ai muscoli di svolgere un’azione  fluida ed efficiente, determinando così problemi di natura motoria. La malattia di Parkinson è degenerativa. Peggiora nel tempo, solitamente in modo lento, nell’arco di molti anni, e se da un lato questo è motivo di speranza per i malati in attesa di una cura, dall’altro non esiste attualmente nessun trattamento che inverta questo deterioramento cellulare.

Alexander Reed è direttore e fondatore dello European Parkinson Therapy Centre (www.terapiaparkinson.it). La storia della nascita del centro è intrecciata indissolubilmente con la sua storia. Nato in Uganda, Alex frequenta le scuole a Cranleigh, vicino Guilford (GB) per laurearsi in Business Management all’Università di Bradford. Diviene quindi direttore di numerose aziende, segnalandosi per la sua capacità di “fare la differenza”. Si tratta di un Centro all’avanguardia e del tutto innovativo con sede alle Terme di Boario (BS) che affronta a ogni livello questa patologia. Lui stesso convive con il Parkinson dall’età di 44 anni, e per questo ha deciso di creare un’associazione no-profit per il bene dei parkinsoniani, con lo scopo di aiutarli ad accettare e ad acquisire consapevolezza della malattia. Per ottenere i migliori risultati sono stati coinvolti i maggiori nomi del settore a livello mondiale, dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti. Reed e il suo team dimostrano ogni giorno che con il Parkinson si può imparare a convivere.

Il Centro, aperto in 2013) si trova in un luogo destinato al benessere come le Terme di Boario, e questo aiuta le persone con il Parkinson a non sentirsi malati, ma protagonisti del loro destino. Un ruolo importante spetta anche ai familiari. “È importante, perché non è facile vivere con qualcuno affetto dal Parkinson e la verità è che il Parkinson riguarda tutta la famiglia. In realtà il Parkinson è una delle poche patologie in cui il singolo può influenzare il decorso della malattia stessa”. Alexander Reed spiega le metodologie che vengono impiegate nel suo Centro. “È un approccio multilivello modellato sul nostro protocollo terapeutico ReGen che si fonda su 4 pilastri.

Il primo pilastro è ovviamente quello farmacologico di competenza del neurologo; nel caso il paziente lo richieda offriamo la consulenza dei nostri specialisti. “Tanti neurologi e centri Parkinson si affidano a noi perché interveniamo con ottimi risultati sugli altri tre pilastri, che sono: movimento, stile di vita e l’aspetto psicologico”.

Il pilastro del movimento è fondamentale, perché i suoi effetti proteggono dalla neuro degenerazione e accrescono la plasticità cerebrale. “Noi andiamo oltre la fisioterapia tradizionale perché integriamo mente e corpo per costruire nuovi collegamenti neuronali e per recuperare il movimento come si fa dopo un ictus”. Poiché ogni malato ha sintomi diversi, prima di iniziare la terapia viene effettuata una valutazione per adattare il protocollo alle singole necessità, e ogni paziente è seguito individualmente da un terapista. Lo scopo della riabilitazione è quello di far “re-imparare” alcuni movimenti e correggere la postura,

Il terzo pilastro fondamentale è lo stile di vita. “Collaborando con l’Università di Oxford, abbiamo ideato un percorso che porta il parkinsoniano ad apprezzare la qualità della vita e non la quantità; una volta compiuto questo passaggio, anche la vita con il Parkinson si rivela ricca e degna di essere vissuta”.

L’ultimo pilastro è psicologico, e aiuta le persone ad accettare, affrontare e comprendere che sono  protagonisti della propria vita e non vittime.  “I parkinsoniani devono essere consapevoli che siamo proprio noi la chiave per vivere bene.  E in appena sei giorni di ReGen il parkinsoniano si rende conto che, se i quattro pilastri della terapia si integrano,  migliora a livello fisico e psicologico. Lavoriamo con persone con il Parkinson negli stadi iniziali, dalla diagnosi fino a circa 15 anni dall’insorgere della malattia; per il Parkinson avanzato, dove l’approccio farmacologico è più rilevante, ci sono ospedali attrezzati”.

Sono in corso progetti di ricerca sviluppati in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia e Oxford Brookes University (GB) per migliorare il programma che si giova di investimenti nelle tecnologie più recenti e del supporto di tecniche riconosciute a livello internazionale quali la Mindfulness, LSVT, PWR, Motomed, Tecnogym, Writegen, Delos, Tecar, “Motion technology” e Optogait un sistema che utilizza videocamere, laser e software avanzati per migliorare il cammino, l’equilibrio e la mobilità generale. Il Centro di Boario è un pioniere nell’utilizzo di questa tecnologia, che contribuisce in maniera rilevante a raggiungere risultati impressionanti dopo solo sei giorni di trattamento.

Il centro ha pubblicato un libro ”Shaken not Stirred” che ha ricevuto l’ appoggio di numerose personalità della BBC, inclusi Richard Curtis (sceneggiatore e regista di 4 matrimoni e un funerale, Mr. Bean e Love actually) Paul Mayhew Archer (scrittore di numerose commedie televisive), Steve Ford (MD Parkinson UK)  e la famosa Neurologa Michelle Hu (Presidente OPDC).

Questo approccio multilivello, il sostegno di grandi nomi nel mondo della ricerca e della clinica, oltre all’esperienza diretta della patologia, ha attirato l’attenzione sul Centro, influenzando l’approccio terapeutico in tanti paesi europei.  Lo European Parkinson Therapy Centre è consulente dell’associazione Parkinson Regno Unito, Cure Parkinson’s Trust e di tanti altri Ospedale e associazione Parkinson e per questo vi ricorrono pazienti dall’Italia ma anche da tanti altri Paesi del mondo.

Una recente ricerca su persone affette da Parkinson, in Europa, realizzata dal Centro ha mostrato che più del 90% dei neo diagnosticati vorrebbe che gli fosse fornito più sostegno, consapevolezza e potere per combattere la propria condizione, confermando la mission del European Parkinson Therapy Centre. CENTRO TERAPIA Parkinson.