Capo di Ponte e
le incisioni rupestri
La Valcamonica possiede una delle più grandi collezioni di incisioni rupestri al mondo che si estende su di un’area di 70 chilometri.
Al suo interno, in uno splendido ambiente boschivo, è possibile ammirare ben 104 rocce incise, corredate da pannelli informativi e suddivise in 5 percorsi di visita facilmente percorribili per circa 3 Km.
Capo di Ponte e
le incisioni rupestri
La Valcamonica possiede una delle più grandi collezioni di incisioni rupestri al mondo che si estende su di un’area di 70 chilometri.
Al suo interno, in uno splendido ambiente boschivo, è possibile ammirare ben 104 rocce incise, corredate da pannelli informativi e suddivise in 5 percorsi di visita facilmente percorribili per circa 3 Km.
Capo di Ponte è un comune italiano della Val Camonica, provincia di Brescia.
Conta poco più di 2000 abitanti e possiede una stazione ferroviaria della linea Brescia-Iseo-Edolo.
Il paese si inserisce nel sistema delle incisioni rupestri della Valcamonica in quanto possiede sul suo territorio oltre al maggior numero di raffigurazioni ben tre parchi ed un museo rientranti nel sito segnalato dall’UNESCO.
Capo di ponte è raggiungibile tramite macchina, treno e bus.
Info sui treni: https://www.thetrainline.com/it/stazioni/capo-di-ponte
Info sui bus: https://www.virail.it/breno-capo_di_ponte/2023-03-23?t=bus
LE INCISIONI RUPESTRI
Le incisioni rupestri sono rappresentazioni di scene di vita quotidiana risalenti alla Preistoria. In Valle Camonica viene conservata la più vasta collezione di incisioni di tutta Europa, di circa 300.000.
L’arte rupestre si sviluppò in Val Camonica tra la fine del Paleolitico Superiore (circa 13mila anni fa) e l’età del Ferro, ma proseguì poi anche in epoca romana, medievale e moderna. In Valcamonica sono presenti ben otto parchi al riguardo, dove si possono ammirare i segni meravigliosamente preservati di una civiltà antica e immergersi allo stesso tempo tra natura e cultura.
IL PARCO NAZIONALE DELLE INCISIONI RUPESTRI
Il parco più conosciuto e nel quale sono conservate la maggior parte delle incisioni rupestri: Naquane si trova a Capo di Ponte, più precisamente nell’omonima località, disposto sul versante di una vasta collina alle pendici del Pizzo Badile Camuno. È stato realizzato nel 1955 con l’obiettivo di tutelare e valorizzare uno dei più importanti complessi di incisioni della Val Camonica, riconosciuto dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.
Si estende per quasi 150mila metri quadrati e al suo interno accoglie 104 rocce in arenaria levigata dai ghiacciai, incise con alcune delle raffigurazioni più note del repertorio d’arte rupestre della Valle Camonica.
Per info e orari: http://www.archeocamuni.it/naquane_informazioni.html
ROCCIA 1
Detta anche ‘’Grande Roccia’’, la più importante all’interno del vasto corpus che offre il Parco di Naquane è la Roccia 1, databile tra la fine dell’età del Bronzo e gli inizi dell’età del Ferro.
Sono diverse le incisioni che ne adornano la superficie, tra le più importanti è quella raffigurante il tema del labirinto. A fianco compaiono, tra altri, anche due figure armate, impegnate in un duello e legate per una gamba, e un uccello acquatico. L’insieme delle figure richiama il Ludus Troiae, una prova di abilità realizzata durante i giochi funebri effettuati dai giovani troiani per commemorare il padre di Enea, Anchise, e descritta da Virgilio nell’Eneide.
PERCORSI
Il Parco è inserito in una cornice naturale di betulle, frassini, castagni, larici e abeti, con cinque percorsi che si snodano per circa 3 chilometri attraverso sentieri facilmente percorribili. Il visitatore, a seconda del tempo a disposizione e dell’interesse, può optare per una visita veloce (circa un’ora), o per una visita più accurata che può protrarsi più a lungo. La visita completa di tutti i percorsi richiede circa 4 ore. Le rocce sono numerate e segnalate da cartelli così da illustrare le principali tematiche delle figure incise.
ARANCIONE (674 metri)
- Roccia 1: i telai, il labirinto, le palette
- Roccia 50: gli oranti, il cavaliere, il grande guerriero, le iscrizioni
VERDE (310 metri)
- Roccia 70: il “Dio Cernunnos”
- Roccia 73: l’edificio
BLU (547 metri)
- Roccia 23: il carro
- Roccia 35: il c.d. “sacerdote che corre”
ROSSO (360 metri)
- Roccia 57: l’edificio
VIOLA (840 metri)
- Roccia 60
ATTENZIONE: questo percorso, per motivi di sicurezza, è chiuso al pubblico ed è accessibile solo a studiosi, dietro richiesta scritta alla Direzione regionale Musei Lombardia.
Capo di Ponte è un comune italiano della Val Camonica, provincia di Brescia.
Conta poco più di 2000 abitanti e possiede una stazione ferroviaria della linea Brescia-Iseo-Edolo.
Il paese si inserisce nel sistema delle incisioni rupestri della Valcamonica in quanto possiede sul suo territorio oltre al maggior numero di raffigurazioni ben tre parchi ed un museo rientranti nel sito segnalato dall’UNESCO.
Capo di ponte è raggiungibile tramite macchina, treno e bus.
Info sui treni: https://www.thetrainline.com/it/stazioni/capo-di-ponte
Info sui bus: https://www.virail.it/breno-capo_di_ponte/2023-03-23?t=bus
LE INCISIONI RUPRESTRI
Le incisioni rupestri sono rappresentazioni di scene di vita quotidiana risalenti alla Preistoria. In Valle Camonica viene conservata la più vasta collezione di incisioni di tutta Europa, di circa 300.000.
L’arte rupestre si sviluppò in Val Camonica tra la fine del Paleolitico Superiore (circa 13mila anni fa) e l’età del Ferro, ma proseguì poi anche in epoca romana, medievale e moderna. In Valcamonica sono presenti ben otto parchi al riguardo, dove si possono ammirare i segni meravigliosamente preservati di una civiltà antica e immergersi allo stesso tempo tra natura e cultura.
IL PARCO NAZIONALE DELLE INCISIONI RUPESTRI
Il parco più conosciuto e nel quale sono conservate la maggior parte delle incisioni rupestri: Naquane si trova a Capo di Ponte, più precisamente nell’omonima località, disposto sul versante di una vasta collina alle pendici del Pizzo Badile Camuno. È stato realizzato nel 1955 con l’obiettivo di tutelare e valorizzare uno dei più importanti complessi di incisioni della Val Camonica, riconosciuto dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.
Si estende per quasi 150mila metri quadrati e al suo interno accoglie 104 rocce in arenaria levigata dai ghiacciai, incise con alcune delle raffigurazioni più note del repertorio d’arte rupestre della Valle Camonica.
Per info e orari: http://www.archeocamuni.it/naquane_informazioni.html
ROCCIA 1
Detta anche ‘’Grande Roccia’’, la più importante all’interno del vasto corpus che offre il Parco di Naquane è la Roccia 1, databile tra la fine dell’età del Bronzo e gli inizi dell’età del Ferro.
Sono diverse le incisioni che ne adornano la superficie, tra le più importanti è quella raffigurante il tema del labirinto. A fianco compaiono, tra altri, anche due figure armate, impegnate in un duello e legate per una gamba, e un uccello acquatico. L’insieme delle figure richiama il Ludus Troiae, una prova di abilità realizzata durante i giochi funebri effettuati dai giovani troiani per commemorare il padre di Enea, Anchise, e descritta da Virgilio nell’Eneide.
PERCORSI
Il Parco è inserito in una cornice naturale di betulle, frassini, castagni, larici e abeti, con cinque percorsi che si snodano per circa 3 chilometri attraverso sentieri facilmente percorribili. Il visitatore, a seconda del tempo a disposizione e dell’interesse, può optare per una visita veloce (circa un’ora), o per una visita più accurata che può protrarsi più a lungo. La visita completa di tutti i percorsi richiede circa 4 ore. Le rocce sono numerate e segnalate da cartelli così da illustrare le principali tematiche delle figure incise.
ARANCIONE (674 metri)
- Roccia 1: i telai, il labirinto, le palette
- Roccia 50: gli oranti, il cavaliere, il grande guerriero, le iscrizioni
VERDE (310 metri)
- Roccia 70: il “Dio Cernunnos”
- Roccia 73: l’edificio
BLU (547 metri)
- Roccia 23: il carro
- Roccia 35: il c.d. “sacerdote che corre”
ROSSO (360 metri)
- Roccia 57: l’edificio
VIOLA (840 metri)
- Roccia 60
ATTENZIONE: questo percorso, per motivi di sicurezza, è chiuso al pubblico ed è accessibile solo a studiosi, dietro richiesta scritta alla Direzione regionale Musei Lombardia.